Nel link riportato in fondo a questo post, trovate i file in formato DWG/DXF non scalati, utili per la replica (taglio e grafie) dei pannelli degli strumenti del modulo LEM a specifica LM-5.

Nel corso dello sviluppo prima e delle missioni poi,  diverse incarnazioni del LEM hanno avuto pannelli e dimensioni leggermente differenti. Lo scopo dei file allegati non è quello di riprodurre con precisione millimetrica le dimensioni di una specifica variante (anche se dovrebbero essere precisi entro +/-5 mm).

Nella realizzazione sono partito dagli schemi riportati nel manuale di introduzione al Modulo Lunare in versione 5, pubblicato dalla NASA nel 1968. Ho poi apportato modifiche derivanti dall’osservazione del materiale fotografico delle missioni Apollo 11 e Apollo 12, utilizzate soprattutto per derivare un fattore di scala a partire dall’unico componente di bordo di cui ho le misure esatte e che è ben visibile in quasi tutte le inquadrature: il DSKY, l’interfaccia uomo-macchina dell’AGC, il computer di bordo. Trattandosi di misurazioni fatte in fotogrammetria, la precisione che ho raggiunto mi soddisfa.

Altre differenze rispetto agli originali risiedono nelle distanze tra i fori degli interruttori e quelli dei vari strumenti. Non potendo avere a disposizione la componentistica dell’epoca, tutto ciò che sta dietro ai singoli pannelli è composto da elettronica moderna e, nel caso degli strumenti, da riproduzioni frontalmente fedeli ma posteriormente del tutto inventate per poter realizzare strumenti attivi ma dal costo sostenibile. Pertanto, in ragione delle dimensioni della componentistica che ho selezionato, ho dovuto adattare le distanze tra i fori guida così da poter ospitare in sicurezza tutta l’elettronica nascosta (ad esempio le schede di controllo per la retroilluminazione).

Ciascun file riporta nel nome la scala, espressa in mm, dei due lati più lunghi del pannello che contiene, al fine di consentire a chi voglia farne uso, di poterli scalare alla dimensione di taglio corretta. Non sono uno specialista di Autocad e ho usato un diverso strumento di progettazione, convertendo poi in formato DXF/DWG. Non posso quindi garantire che non dobbiate intervenire ulteriormente per avere dei file realmente usabili.

I testi non sono stati vettorializzati così da permettervi la modifica nel caso in cui voleste sostituirli per qualche ragione (o adattare un altro font). Le linee di taglio hanno caratteristiche di colore e spessore diverso dalle altre, così da permettere una agevole scomposizione per piattaforme CNC (taglio del pannello, fori strumenti e interruttori, fori viti di fissaggio) e per il successivo passaggio all’incisione laser (testi, grafiche).

Per semplificare il lavoro di riproduzione, i pannelli sono stati progettati per essere stampati interi e non frazionati come gli originali. Le linee di frazione saranno realizzate artificiosamente con listelli di alluminio di 0,7mm di spessore i cui file di taglio saranno pubblicati in seguito.

CAVEAT

Questi file sono soggetti a imprecisioni e alcune decisioni arbitrarie derivanti dal fatto che la logica che sottende alcuni interruttori e strumenti potrebbe essere assente, avendo deciso di non simularli, o essere presente perché parte integrante della simulazione.

Come ultima nota, questi file si riferiscono ai soli pannelli concepiti come “piatti”. Non vi sono strutture di sostegno né le sagomature che possono vedersi nelle foto originali e che, ovviamente, non sono possibili con il materiale acrilico. Per semplicità e contenimento dei costi, queste strutture saranno realizzate in vetroresina sulla base di un disegno che è ancora in fase di sviluppo, e i pannelli vi si inseriranno precisamente. Il coating coprirà poi le linee di giunzione. Di volta in volta, nel corso dei prossimi mesi pubblicherò i file di progetto della struttura di sostegno dei pannelli e delle PCB di controllo e, a più lungo termine, quelli generali della struttura del LEM all’interno della quale saranno ospitate tutte le componenti.

Non si tratterà di disegni iper-dettagliati ma sufficienti, a chi ne abbia voglia, per costruire una porzione del LEM in casa… anche solo per riproduzione statica e non elettricamente attiva.

Per chi volesse contribuire attivamente al progetto mettendo a disposizione competenze di elettronica, mi trovate in uno dei seguenti gruppi Facebook: Vintage Computer Club Italia,  in quello delle Associazioni “Associazione Culturale Vicoretrò” e “Associazione Firenze Vintage Bit ONLUS“, di cui mi onoro di far parte.

Un piccolo file per l'Umanità ma un grande lavoro per quest'uomo
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